Eseguire uno stacco controllato ed energico e immergersi con sicurezza
La forma caratteristica «Eseguire uno stacco controllato ed energico e immergersi con sicurezza» è particolarmente importante nei tuffi. Uno stacco controllato ed energico costituisce la base per un ingresso in acqua sicuro. Solo chi è in grado di eseguire lo stacco con controllo ed energia dispone di tempo a sufficienza per eseguire i volteggi e immergersi in maniera sicura.
In questo modulo di apprendimento impari a conoscere e a comprendere i principali fattori di riuscita. Inoltre, ti presentiamo esercizi specifici indicati per permettere a bambini e giovani di sperimentare ed allenare questa forma caratteristica in maniera versatile e giocosa.
Le tuffatrici e i tuffatori ambiscono alla massima elevazione. Esercitare regolarmente e in modo variato la forma caratteristica «Eseguire uno stacco controllato ed energico e immergersi con sicurezza» mediante forme di allenamento versatili specifiche consente nel tempo di tuffarsi senza incorrere in infortuni e di trasformare il tuffo in un’espressione artistica di grande effetto. A garanzia di un’esperienza gratificante per la tuffatrice e il tuffatore.
Affinché tu possa sostenere e accompagnare al meglio i tuffatori durante l’allenamento di questa forma caratteristica, devi riconoscere e comprendere lo schema motorio che sta alla base.
Posizione iniziale
Slancio
Oscillazione delle braccia
Stacco/fase di elevazione
Ingresso in acqua
Puoi regolare il trampolino in base alle capacità, al peso e alla potenza dei tuffatori. Le demarcazioni a lato indicano il grado di rigidità. Al livello 1 il trampolino ammortizza meno l’impatto.
Lascia che i tuoi tuffatori sperimentino diverse varianti di stacco (in avanti, indietro, con/senza rincorsa, con/senza spostamento delle braccia verso l’alto). Questo consente di stimolare la stabilità durante lo stacco avanti e indietro e di osservare gli effetti dell’angolo di partenza sul tuffo.
Puoi sostenere positivamente la direzione dello stacco mediante alcuni ausili. Utilizza allo scopo supporti visivi quali tabelloni, cartelli colorati, mani e piedi, per facilitare ai tuffatori l’orientamento nello spazio.
Utilizza ausili come un tubo da piscina per influenzare positivamente l’orientamento e il timing dei tuffatori nella fase di elevazione. Concentrandosi su un elemento esterno, possono valutare più facilmente la direzione della fase di elevazione e il momento giusto in cui avviare la rotazione. Inoltre, lo sguardo rivolto verso l’ausilio scelto favorisce la corretta posizione della testa.
Molti giovani tuffatrici e tuffatori inizialmente hanno difficoltà a controllare le gambe. Fornisci loro un piccolo oggetto morbido come una spugna, uno straccio o del materiale espanso da stringere tra le gambe o tra i piedi. In questo modo percepiscono immediatamente se tengono o meno le gambe chiuse.
La caduta in avanti o all’indietro è indicata per esercitare e consolidare la corretta posizione delle braccia.
L’elevazione è fondamentale affinché le tuffatrici e i tuffatori abbiano tempo a sufficienza per eseguire correttamente i tuffi.
Due squadre A e B: ogni bambino della squadra A cerca di attaccare un Post-it nel punto più alto possibile della parete. La squadra B cerca di staccarlo (ogni bambino ha diritto a un tentativo). Quanti Post-it rimangono incollati al muro?
2-3 round
L’esercizio è indicato per stimolare lo stretching di tutto il corpo.
In questo esercizio i bambini corrono e saltano sui tappetini senza toccare il pavimento.
Disporre tappetini di colore diverso in ordine sparso a una distanza che consenta ai bambini di saltare da uno all’altro senza toccare terra. Abbinare un tipo di atterraggio ai diversi colori dei tappetini (ad es. rosso = con la gamba sinistra, blu = a piedi pari, grigio = con la gamba destra) e lasciare che i bambini saltino liberamente.
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Pensa a come adattare il tuo allenamento in base a quanto imparato in questo modulo di apprendimento. Annotati due o tre misure concrete da adottare per eseguire uno stacco controllato ed energico e immergersi con sicurezza.
Dopo l’allenamento non scordare di riflettere su queste misure e sull’effetto da esse generato. Per farlo, aiutati con le seguenti domande di riferimento:
- Come sei riuscito a proporre esercizi motori che richiedono a bambini e giovani di trovare autonomamente soluzioni adeguate?
- Che cosa ha funzionato bene e cosa va perfezionato?
- Hai potuto ricorrere ad ausili adeguati?
- Quali si sono rivelati validi e quali no?
- Che cosa sarebbe stato più indicato per la tua sessione di allenamento?
- Quali misure vorresti adottare nel prossimo allenamento?